Protagonista della mostra internazionale annuale di primavera di Palazzo Roverella è Henri de Toulouse Lautrec (Albì, 24 novembre 1864 – Saint-Andrè-du Bois, 9 settembre 1901), artista francese tra i più rappresentativi della Parigi di fine Ottocento. A illustrarne la personalità complessa e ricca di sfaccettature ai soci del Circolo Polesano degli Amici dell’Arte, nella conviviale di giovedì 21 marzo ore 20, all’Hotel Regina Margherita, spetterà alla dottoressa Irene Gianello, esperta d’arte e guida turistica, attraverso “Un viaggio nell’arte di Henri de Toulouse Lautrec: il re di Montmatre”.
La relatrice, superando l’approccio che intende limitare principalmente il protagonista della serata come creatore di “affiches”, vittima di una narrazione incompleta, metterà in luce con il supporto di slide raffiguranti dipinti, incisioni e manifesti, tutto il suo stile distintivo, rivelando finalmente la complessità di Lautrec che rappresenta invece una delle figure centrali del movimento artistico del post-impressionismo.
Questi è divenuto celebre per le vivide rappresentazioni della vita notturna parigina alla fine del XIX secolo, derivate dalla frequentazione dei caffè, teatri, postriboli, dove trovava ispirazione per la sua arte, offrendo uno sguardo senza tempo della Parigi di un’epoca dorata. L’ anima ribelle e la mente creativa sfidavano le convenzioni artistiche della società borghese, attraverso uno stile distintivo che mescolava l’osservazione realistica con una rappresentazione audace, alimentata da una sensibilità unica e da un profondo interesse per i personaggi ai margini della società.
Lo stile pittorico è caratterizzato dall’uso di colori vivaci, piatti e contrastanti, dai contorni netti che creano composizioni vibranti e dinamiche. Le linee fluide e i tratti rapidi conferiscono un senso di movimento e spontaneità come spicca dalle tele post-impressioniste che si possono ammirare nella mostra cittadina di Palazzo Roverella. L’elemento distintivo di Lautrec è caratterizzato da una grande vivacità creativa nell’operare e nel vivere oltre le convenzioni e in questo vortice va sicuramente menzionata la sua grande capacità di sperimentare, unendo tecniche e intenzioni in modo acceso e virtuoso. La spirale dell’alcolismo e i tanti problemi che il giovane artista ha sofferto nella sua breve esperienza, non hanno intaccato la preziosità del suo corposo contributo estetico. La mostra di Palazzo Roverella di Rovigo allarga finalmente gli orizzonti, prendendo le distanze da una lettura retorica dell’artista inserendolo in un contesto più ricco e raccontando attraverso le opere tanto la sua vicenda umana, quanto il meraviglioso e complesso sfondo culturale in cui visse. Una rilettura necessaria che conferma la scelta di curatori di alto prestigio e Palazzo Roverella come sede museale, impegnata nell’esporre artisti e movimenti con nuovi percorsi di ricerca.
Alla conviviale seguirà la visita guidata dei soci accompagnati dalla Presidente Federica Panziera alla splendida mostra cittadina.
Federica Panziera
Presidente